Un’escursione nei territori di Orgosolo e Fonni, nella meravigliosa tomba dei giganti di Madau, e nel complesso nuragico di Gremanu.
Madau si raggiunge dalla SP 2, nei pressi di Pratobello in direzione del passo di Corr’e boi. Il sito è una vera e propria necropoli di tombe dei giganti, risalente all’Età del Bronzo Recente-Bronzo Finale, con le esedre e i corpi tombali in ottimo stato di conservazione, disposte su un pianoro affascinante esposto al sole di mezzogiorno.
Ci siamo andati a primavera inoltrata, con temperature ancora fresche immersi nei profumi dell’elicriso e del timo selvatico.
Consigliato a chi pensa che Orgosolo sia esclusivamente il paese dei murales, mentre possiede un territorio meraviglioso, denso di emergenze archeologiche e naturalistiche.
Proseguendo sulla SP 2 si arriva al villaggio nuragico di Gremanu, stavolta in agro di Fonni, in prossimità del passo di Caravai (1118 m s.l.m.), nel versante NE del Gennargentu.
Il complesso, tra i più significativi della Sardegna nuragica, si estende per oltre sette ettari su un declivio.
È costituito a monte da una serie di fonti e pozzi per la raccolta e la captazione delle acque, a valle da un villaggio con l’area sacra.
Poco lontano è situata una necropoli di tombe di giganti.
Le fonti e i pozzi sono inseriti all’interno di un paramento murario semicircolare.
Un pozzo è ubicato all’interno di un ambiente circolare adiacente alla vasca. L’edificio presenta una copertura a “tholos”.
All’interno sono stati rinvenuti spilloni e pugnali bronzei, elementi di collana e contenitori fittili per attingere l’acqua.
I materiali si datano al Bronzo recente-finale (XII-IX sec. a.C.).
Sia all’interno che all’esterno dei templi sono state rinvenute numerose basi in pietra con dei fori, dove, colandovi del bronzo fuso, venivano fissati bronzi figurati e spade votive.
Un’altra tappa ci porta verso Monte Novo San Giovanni, nuovamente in agro di Orgosolo nel cantiere forestale di Montes.
L’intento iniziale era quello di fare un trekking di circa 12 km. verso Nuraghe Mereu, ma il pessimo stato della strada sterrata che porta a Sa senepida, ci fa desistere dal proseguire. Optiamo per una escursione mediamente difficile verso Monta Novo San Giovanni passando per Funtanabona.
La foresta di Montes è facilmente raggiungibile da Orgosolo percorrendo la strada provinciale 48. Dopo un percorso di circa 15 km. si arriva alla casa del Complesso Forestale dell’Ente Foreste della Sardegna, in località Lodei Malu (Funtana Bona).
La Foresta Demaniale di Montes ricade nel territorio comunale di Orgosolo e si estende dai primi contrafforti del massiccio del Gennargentu (M. Armario
e Passo Correboi), all’alta valle del Cedrino, al Supramonte sino al rio Flumineddu che ne costituisce il confine est.
E’ un bene ex-ademprivile trasferito dalla Cassa di Credito Agrario di Sassari all’A.F.D.R.S. nel 1914 in un unico lotto di territori demaniali forestali comprendente, oltre Montes, alle tenute di Sos Littos (Bitti), Sas Tumbas (Alà dei Sardi), Monte Olia (Monti) e Santu Marcu (Loculi).
L’intera area del complesso ricade in zona vincolata ai sensi del R.D. n°3267/1923 e della L. 991/52 ed è stata dichiarata oasi permanente di protezione faunistica e di cattura con decreto dell’Assessorato alla Difesa Ambiente n. 139/79 e area S.I.C. ITB002212.
La foresta di Montes offre al visitatore un insieme di meravigliosi paesaggi e specie naturalistiche di grande interesse come la straordinaria lecceta di “Sas Baddes” – una tra le poche superstiti nel continente europeo -, lo spettacolare panorama che si affaccia sul pianoro di “Su Mudrecu” – caratterizzato dalle forme tragiche, ma anche uniche, degli scheletri dei ginepri, testimonianze del catastrofico incendio che distrusse la foresta nel 1931 – ed il Monte Novo San Giovanni con le sue guglie alte fino a 70 metri, facilmente raggiungibile attraverso un sentiero forse di origine preistorica.